Che Cosa Sono I Flavonoidi?

Che Cosa Sono i Flavonoidi?

Luke Sumpter
Luke Sumpter

I flavonoidi svolgono molti ruoli nello sviluppo delle piante. Danno colore ai fiori per attirare gli insetti per l'impollinazione, filtrano i raggi UV, fissano l'azoto, prevengono parassiti e funghi... Nel caso della cannabis, i contributi più apprezzabili dei flavonoidi riguardano la fragranza e il gusto di ciascuna varietà.

I flavonoidi sono abbondanti nella frutta e nella verdura, e si trovano anche in molte altre specie vegetali. Classificati come metaboliti secondari, i flavonoidi influenzano le piante in molti modi. Queste sostanze sono essenziali per la loro sopravvivenza. In termini scientifici sono classificati come fitochimici, cioè sostanze chimiche vegetali. Ad oggi sono stati identificati almeno 6.000 flavonoidi diversi. Sono stati sviluppati anche flavonoidi sintetici.

La cannabis contiene flavonoidi. Anche se sono principalmente presenti nei fiori, si possono anche trovare nelle foglie e negli steli. I semi e le radici della cannabis non contengono molecole flavonoidi. I 23 flavonoidi unici della cannabis sono denominati cannaflavine.

I cannabinoidi, in particolare il THC e più recentemente il CBD, sono diventati nomi ben conosciuti. I ricercatori sono ora più liberi di indagare sui composti presenti nella cannabis. Terpeni, terpenoidi, e flavonoidi si trovano finalmente sotto i riflettori e sotto il microscopio.

IL RUOLO DEI FLAVONOIDI

IL RUOLO DEI FLAVONOIDI

I flavonoidi svolgono molti ruoli nello sviluppo delle piante. Danno colore ai fiori per attirare gli insetti per l'impollinazione, filtrano i raggi UV, fissano l'azoto, prevengono parassiti e funghi, e molti altri effetti possono essere attribuiti ai flavonoidi. In particolare, nel caso della cannabis, i contributi più apprezzabili dei flavonoidi riguardano la fragranza e il gusto di ciascuna varietà.

I flavonoidi non sono psicoattivi. Tuttavia si ritiene che in modo simile al CBD, i flavonoidi possono generare un effetto sinergico in combinazione con il THC, detto anche "effetto entourage". Inoltre, come membri della famiglia dei fitonutrienti, non dovrebbe sorprendere che i flavonoidi possano avere anche delle importanti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche e antivirali.

LE CANNAFLAVINE PIÙ COMUNI

Sono stati oggi individuati 23 flavonoidi cannaflavinici. Di seguito troveremo i motivi che rendono i flavonoidi e le cannaflavine così benefiche per gli utilizzatori di cannabis.

  • APIGENINA

APIGENINA

L'apigenina è un flavonoide colorato che si trova in molta frutta e verdura, come cipolle e arance. Viene utilizzato in diverse industrie per tingere tessuti. Questo flavonoide è stato ampiamente studiato negli animali e sembra molto promettente per la medicina umana. La ricerca sui ratti ha dimostrato che l'apigenina possiede proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitumorali. Di grande interesse è stata la soppressione della crescita dei tumori osservata in alcuni studi effettuati sui topi.

  • QUERCETINA

La quercetina è un flavonoide noto come ingrediente segreto nei "superfood" come mele, mirtilli, broccoli e pomodori. Questo flavonoide si trova spesso nella frutta e nelle verdure colorate. La quercetina è un altro potente antiossidante e antinfiammatorio. La longevità nell'uomo è stata spesso legata alle proprietà anti-invecchiamento di una dieta ricca di quercetina. Molti integratori sportivi contengono quercetina in quanto si ritenga possa aumentare la resistenza fisica.

  • CANNAFLAVINA A, B & C

Le cannaflavine A e B furono isolate negli anni '80 dal dottor Marilyn Barrett e dal suo team. Barrett ha pubblicato le sue scoperte nel giugno del 1985. Negli studi, la cannaflavina A si è rivelata 30 volte più efficace dell'aspirina. Purtroppo la cannaflavina B e la cannaflavina C, isolate nel 2013, richiedono ulteriori ricerche per determinare il loro potenziale valore medico.

  • ß-SITOSTEROLO

ß-SITOSTEROLO

Il beta-sitosterolo è in realtà un fitosterolo, uno sterolo vegetale, che si trova in frutta, verdura, frutta secca e semi. Stranamente, è anche un precursore degli steroidi anabolizzanti. La Food and Drug Administration americana classifica gli alimenti che contengono beta-sitosterolo come in grado di ridurre i rischi di malattie coronariche, grazie alla riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue. Inoltre, il beta-sitosterolo è ampiamente usato in medicina nelle pomate topiche per tagli e ustioni e nella prevenzione del cancro al colon.

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