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Congelare O Non Congelare La Vostra Erba?
4 min

Congelare O Non Congelare La Vostra Erba?

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Cercando un posto dove conservare l'erba per un lungo periodo, molti si affidano al freezer. È un colpo di genio, o una pessima mossa? Andiamo a esplorare i quattro fattori della conservazione dell'erba – luce, umidità, frizione e temperatura – per capire se è una cosa sensata congelare i fiori, gli estratti, congelare tutto o non congelare nulla.

Non c'è da sorprendersi che molti consumatori di cannabis facciano ricorso al congelatore per conservare la propria erba. Come abbiamo appreso nel Trono di Spade, “Il fuoco consuma, ma il freddo preserva”. Quest'adagio potrebbe essere vero a livello archetipico, ma quando si tratta di erba è fatalmente incompleto.

PRINCIPI DI BASE PER LA CONSERVAZIONE DELL'ERBA

Prima di tutto, alcune buone pratiche generali per la conservazione dell'erba. I quattro fattori fondamentali da tenere in considerazione sono luce, umidità, frizione e temperatura. Quest'ultimo potrebbe apparire come il più rilevante per quanto riguarda il congelare l'erba, ma come vedremo non è il solo ad entrare in gioco.

SIA FATTA LA LUCE?

Sia Fatta La Luce?

Per capire la luce, dobbiamo capire i raggi UV. I raggi UV sono suddivisi in tre categorie: UVA, UVB, e UVC. Negli umani, i raggi UVA causano scottature e abbronzature, mentre i raggi UVB sono responsabili dei danni più profondi provocati ai tessuti dall'esposizione al sole.

La cannabis ha un'analoga sensibilità agli effetti dannosi degli UVB. Essi causano la scomposizione del THC, il principale ingrediente psicoattivo della cannabis. Gli UVB non sono completamente nocivi: molti coltivatori si affidano ad alti livelli di UVB durante la fase di coltivazione, per incrementare la produzione di tricomi; ma nella fase di conservazione, sono un acerrimo nemico.

Qualsiasi buon metodo di conservazione dell'erba deve prevedere di bloccare in qualche modo i raggi UVB: che sia conservando l'erba in recipienti di vetro violetto Miron (che bloccano in modo specifico i raggi UVB), o in recipienti opachi, o nella completa oscurità.

OCCHIO ALL' UMIDITÀ

All' Umidità

Ed arriviamo al secondo grande fattore da tenere in considerazione nel mondo della conservazione della cannabis: l'umidità. Per quanto riguarda la conservazione dell'erba, misuriamo l'umidità in termini di umidità relativa (UR, o RH in inglese): la quantità d'acqua nell'aria, calcolata come percentuale della quantità totale che sarebbe necessaria per saturare quell'aria.

Nella cannabis, la roba buona è concentrata nei tricomi. I tricomi possiedono dei piccoli sacchetti riempiti di resina che contengono cannabinoidi e terpeni, ovvero le molecole responsabili dei tanto acclamati effetti ed aromi della cannabis. Un essiccamento eccessivo può portare ad una degradazione dei tricomi; pertanto, l'erba vecchia e secca non sarà soltanto aspra, ma sarà anche meno potente e saporita.

Detto questo, nemmeno l'umidità eccessiva va troppo bene: ne può risultare la crescita di muffa, funghi, ed ogni sorta di altre cose spiacevoli che non volete trovare sulla vostra erba.

Alcuni appassionati cannabici sostengono che un'umidità relativa superiore al 65% può portare alla formazione di funghi, mentre altri affermano che una qualunque percentuale compresa fra 55 e 62% è l'ideale. Ciò potrebbe variare a seconda del tipo di erba, oltre che del tipo di recipienti che usate: dei contenitori ermetici faranno meraviglie nel prevenire muffe ed altri parassiti.

Il modo più semplice per preservare l'umidità dell'erba è quello di adoperare recipienti di vetro ermetici. Se volete calibrare l'umidità relativa con una maggiore accuratezza, prendete in considerazione l'utilizzo di un humidor.

BUON DIVERTIMENTO CON LA FRIZIONE

Come può testimoniare chiunque abbia tentato di grattar via il kif dall'interno di una bustina di plastica spiegazzata, la frizione può rovinare la buona erba. I tricomi sulla superficie dei fiori di cannabis sono delicati, e possono facilmente spezzarsi. Qualsiasi metodo di conservazione in cui la vostra erba viene continuamente sbriciolata, schiacciata, o ci si sieda sopra non è l'ideale.

Esiste un'eccezione: se il vostro metodo di conservazione prevede un raccoglitore di kif, dateci pure dentro con la frizione.

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ED INFINE... LA TEMPERATURA

Temperatura

Se erba e temperatura avessero una relazione, il loro status sarebbe “è complicato”. In quanto a temperatura, decisamente meglio evitare che le cose si scaldino troppo. Il calore può far rinsecchire la vostra cannabis, ed abbiamo già visto la devastazione che questo può causare.

Gran parte delle fonti specializzate vi consiglieranno di conservare la vostra erba in un ambiente fresco e temperato, con temperature circa 20°C. Ma c'è qualche ragione concreta per non scendere a temperature più basse? O addirittura per congelare?

CONGELARE LA CANNABIS È UNA BUONA IDEA?

Congelare La Cannabis È Una Buona Idea?

L'argomento principale in favore del congelare l'erba è che questo rallenterà il naturale processo di decarbossilazione, attraverso il quale il THCA naturalmente presente nei fiori si scompone in THC, che poi si scompone ulteriormente nel soporifero CBN (normalmente, il THCA si scompone in THC quando si fuma). Congelarla può senz'altro rallentare quest'inopportuno processo, ma si accompagnerà ad una serie di effetti secondari indesiderati, che sarebbe meglio evitare.

Uno dei principali inconvenienti del congelare l'erba è che questo fa diventare i tricomi molto fragili, e probabilmente li farà cadere via. Ciò significa che nel caso dell'erba congelata gli effetti della frizione saranno amplificati, ed anche la minima scossa vi farà perdere tricomi a destra e a manca. Invece che preservare la potenza dell'erba, il procedimento di congelazione potrebbe farvela perdere.

Questo non è sempre uno svantaggio: se la vostra intenzione è quella di fare del “bubble hash” o preparazioni simili, potete volgere questo fenomeno a vostro vantaggio. Ma se state solo cercando di conservare un po' d'erba da fumare, allora non funzionerà.

Inoltre, se l'involucro che usate non è completamente ermetico, la vostra erba potrebbe “bruciarsi” per il gelo, e scongelarla diventerebbe un incubo. Anche nel migliore dei casi, delle drastiche modificazioni di umidità e temperatura possono rendere il processo di scongelamento molto stressante, e mettere la vostra erba a rischio di perdere le sue caratteristiche, o di attirare agenti patogeni.

DOVREI CONGELARE ALTRI PRODOTTI A BASE D'ERBA?

Concentrati come hashish e BHO sono molto più portati ad essere congelati piuttosto che i fiori grezzi. La ragione è ovvia: i tricomi vi sono già stati schiacciati e lavorati, così che non ci sono più dei frammenti che si possono perdere. Per conservare un concentrato nel freezer, avvolgetelo in carta oleata, richiudetelo in un barattolo di vetro ermetico, ed avvolgete il tutto in qualche sorta di involucro opaco.

ALLORA, COME DOVREI CONSERVARE LA MIA ERBA?

Come Dovrei Conservare La Mia Erba?

Prima cosa, lasciate perdere i sacchetti di plastica spiegazzati. Investite in recipienti di vetro di buona qualità, per tenere la vostra erba ermeticamente chiusa, al riparo dai funghi e protetta dalla frizione. Alcune buone opzioni sono lo Stashbox Tightvac Mini e la Giara per conservare l'erba. In secondo luogo, trovate una maniera per proteggere dalla luce i vostri barattoli d'erba. Riponeteli in un posto al buio, oppure avvolgete i vostri barattoli in sacchi di tela. Assicuratevi di trovare un posto per conservarli in cui la temperatura sia di 20–25°C.

Stashbox Tightvac Mini

Vedere Stashbox Tightvac Mini

Se desiderate portare le vostre pratiche di conservazione dell'erba ad un livello superiore, valutate se investire in un humidor per mantenere un più stretto controllo sui livelli di umidità della vostra erba.

Mantenere fresca l'erba è una scienza esatta, e se seguite queste regole non c'è ragione per cui la vostra erba non debba conservare la propria potenza e freschezza, fino ad un periodo di sei mesi. Lasciate perdere il freezer e tenete la vostra erba in un luogo fresco, buio, mediamente umido, ed al riparo dalla frizione, e tutto andrà benone!

Luke Sholl
Luke Sholl
Da oltre dieci anni, Luke Sholl scrive articoli sulla cannabis, sulle potenziali proprietà benefiche dei cannabinoidi e sull'influenza positiva della natura. Lavorando su numerosi testi incentrati sui cannabinoidi, pubblica un'ampia varietà di contenuti digitali, supportati da una forte conoscenza tecnica e da ricerche approfondite.
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