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Cos’è Il CBDA E In Che Modo È Diverso Dal CBD?
3 min

Cos’è Il CBDA E In Che Modo È Diverso Dal CBD?

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L'acido cannabidiolico, noto anche come CBDA, è un cannabinoide che si trova all'interno della cannabis cruda. A seguito di esposizione al calore o essiccazione prolungata, il CBDA viene trasformato in CBD. Anche il CBDA ha dimostrato di offrire una serie di benefici e potrebbe svolgere un ruolo importante nel futuro della medicina della cannabis.

La cannabis è usata dall'uomo da migliaia di anni come fonte di cibo e medicina. C'è persino un riferimento all'erba nell'antica parola cinese "ma", che indicava una medicina popolare che possedeva sia qualità yin, sia yang, e che risale al 2900 a.C.

Anche gli egizi usavano la cannabis come trattamento per il glaucoma, l'infiammazione e come clistere già nel lontano 1213 a.C. L'efficacia della cannabis ha veramente superato la prova del tempo, e la pianta è ancora utilizzata e prescritta oggi per aiutare a trattare una vasta gamma di condizioni di salute.

Il vantaggio della medicina moderna rispetto a quella dei nostri antenati è una comprensione più profonda della chimica della cannabis. È ormai chiaro, grazie a decenni di ricerche scientifiche, che le sostanze chimiche note come cannabinoidi sono responsabili di molti degli effetti medicinali della cannabis. Questi composti includono cannabinoidi come il psicotropico THC e il CBD che non è psicotropico e ha effetti altamente medicinali.

LA RECENTE ASCESA DEL CBD

LA RECENTE ASCESA DEL CBD

Il CBD in particolare è diventato di enorme popolarità negli ultimi anni in quanto offre sollievo senza effetti collaterali inebrianti. Questo cannabinoide dimostra proprietà antinfiammatorie, anticonvulsive, antipsicotiche, neuroprotettive, antitumorali, antiossidanti e altre ancora.

Oggi i cannabinoidi possono essere facilmente trovati nei negozi di vaporizzatori, di integratori alimentari e nei dispensari. Il CBD agisce in diversi modi all'interno del nostro corpo ed è noto per interagire con il sistema endocannabinoide, una serie di siti recettori presenti nel sistema nervoso, nel sistema immunitario e in altre zone.

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CHE COSA È ESATTAMENTE IL CBDA?

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La maggior parte degli appassionati di cannabis hanno familiarità con il CBD, ma che dire dell'acido cannabidiolico (CBDA), il precursore acido del CBD? Questo cannabinoide si trova all'interno del materiale vegetale grezzo della cannabis prima del suo riscaldamento e della lavorazione. Sebbene spesso trascurato, il CBDA è stato analizzato in alcuni studi scientifici che hanno scoperto una serie di potenziali benefici per la nostra salute.

Il CBDA si sviluppa naturalmente all'interno delle piante di cannabis e inizia la sua vita come acido cannabigerolico precursore (CBGA). Questo precursore ha il potenziale di essere convertito in acido tetraidrocannabinolico (THCA) o in CBDA, a seconda di quale enzima agisce su di esso. Se soggetto all'enzima CBDA-sintasi, il CBGA si converte in CBDA.

Il CBDA è presente solo all'interno della pianta di cannabis cruda. Non puoi ingerire o inalare CBDA fumando, svapando o mangiando cibi infusi con cannabis. Questo perché il composto passa attraverso un processo noto come decarbossilazione quando è esposto a temperature elevate. Quando viene applicato il calore, un gruppo carbossilico viene rimosso dalla molecola, lasciandosi dietro il CBD.

Ora che abbiamo acquisito maggiore familiarità con questo interessante cannabinoide, diamo un'occhiata più da vicino ai suoi potenziali effetti medicinali.

Finora nessun test su soggetti umani è stato condotto usando CBDA, ma gli studi riportati qui di seguito ci forniscono informazioni sui potenziali usi futuri di questo cannabinoide.

1. IL CBDA MOSTRA EFFETTI ANTINFIAMMATORI E ANALGESICI

Chimica Del CBDA

Proprio come il suo prodotto "futuro" CBD, il CBDA ha effetti antinfiammatori. Uno studio del 2008[1] pubblicato sulla rivista Drug Metabolism and Disposition ha scoperto che il CBDA esercita i suoi effetti antinfiammatori “in vitro” lavorando come inibitore dell'enzima cyclooxygenase-2 (COX-2).

Questo enzima è il target dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) nel tentativo di trattare l'infiammazione e il dolore. L’enzima COX-2 è espresso dai tipi cellulari coinvolti nei processi infiammatori ed è coinvolto nella sintesi dei prostanoidi, che svolgono un ruolo negli stati infiammatori acuti e cronici.

Il CBDA ottiene questo effetto grazie alla sua struttura molecolare, in particolare al suo gruppo carbossilico. Questo tratto lo rende simile ai vari FANS indirizzati all'inibizione del COX-2, che presentano anch’essi un gruppo carbossile nella loro struttura chimica. In laboratorio, quando questo gruppo è rimosso dal CBDA attraverso la metilazione, la sua capacità di mirare selettivamente al COX-2 viene persa. Questo suggerisce che il CBD, che si produce quando questo gruppo carbossilico viene rimosso, non può avere COX-2 come target.

2. IL CBDA PUÒ RISULTARE EFFICACE CONTRO NAUSEA E VOMITO

IL CBDA PUÒ RISULTARE EFFICACE CONTRO NAUSEA E VOMITO

Il CBDA può avere un potenziale terapeutico contro casi di nausea e vomito. Questa caratteristica può risultare particolarmente efficace per ridurre gli effetti collaterali di alcuni farmaci, come la chemioterapia, che può stimolare la nausea e in definitiva ridurre l'appetito.

Uno studio[2] del 2013 pubblicato sul British Journal of Pharmacology ha studiato gli effetti del CBDA sul comportamento indotto da nausea e vomito nei ratti. Lo studio ha rivelato che il CBDA mostra una maggiore efficacia rispetto al CBD nell'inibire il vomito e la nausea nei modelli animali. Questo cannabinoide ha anche dimostrato di migliorare l'attivazione del recettore 5-HT1A, un sottotipo di recettore della serotonina.

Gli autori di questo studio hanno concluso che il CBDA presenta un grande potenziale come trattamento futuro per nausea e vomito, compresa la nausea anticipatoria, una condizione per la quale non esiste attualmente una terapia specifica.

3. IL CBDA HA DIMOSTRATO DI FERMARE LA MIGRAZIONE CELLULARE DEL CANCRO AL SENO IN VITRO

IL CBDA HA DIMOSTRATO DI FERMARE LA MIGRAZIONE CELLULARE DEL CANCRO AL SENO IN VITRO

Forse una delle scoperte più importanti riguardanti i cannabinoidi è il loro potenziale di attaccare le cellule tumorali. Sebbene i cannabinoidi come il CBD e il THC siano risultati più efficaci nella lotta contro le cellule del cancro al seno, è comunque interessante notare che il CBDA ha dimostrato di inibire la migrazione delle cellule del cancro al seno all'interno di test in vitro.

Uno studio[3] del 2012 pubblicato sulla rivista Toxicology Letters ha rilevato che il CBDA è in grado di inibire la migrazione delle cellule MDA-MB-231 di cancro al seno umano altamente invasive, inibendo determinati enzimi e contemporaneamente attivando percorsi di segnalazione che interrompono la mobilità delle cellule tumorali. Sebbene questa limitata ricerca in vitro sia lontana dal concreto e non rifletta il modo in cui il CBDA potrebbe agire contro il cancro negli esseri umani, resta un'indicazione interessante su ciò che i futuri studi sull'uomo potrebbero scoprire.

LA FUTURA RICERCA SULLA CANNABIS AVRÀ UN POSTO ANCHE PER IL CBDA

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È vero che il CBDA è stato trascurato dal mondo della cannabis, cosa in qualche modo giustificabile a causa della mancanza di solidi studi clinici. Tuttavia, la ricerca attuale mostra che c'è ancora molto da imparare su questo cannabinoide. Poiché è un precursore del CBD, molti consumatori di cannabis possono semplicemente raggruppare questi due prodotti chimici nella stessa categoria. Ma le prime ricerche mostrano che il CBDA è in grado di raggiungere risultati che il CBD non è in grado di ottenere, suggerendo quindi un ruolo significativo del CBDA nel futuro delle terapie con i cannabinoidi.

Luke Sumpter
Luke Sumpter
Con una laurea in Scienze Cliniche e della Salute ed una passione per la coltivazione delle piante, Luke Sumpter ha lavorato negli ultimi 7 anni come giornalista professionista e scrittore di articoli al confine tra cannabis e scienza.
Fonti
  • D Bolognini, EM Rock, NL Cluny, MG Cascio, CL Limebeer, M Duncan, CG Stott, FA Javid, LA Parker, & RG Pertwee. (2013, March). Cannabidiolic acid prevents vomiting in Suncus murinus and nausea-induced behaviour in rats by enhancing 5-HT1A receptor activation - https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  • Shuso Takeda, Koichiro Misawa, Ikuo Yamamoto, & Kazuhito Watanabe. (2008/09/01). Cannabidiolic Acid as a Selective Cyclooxygenase-2 Inhibitory Component in Cannabis - http://dmd.aspetjournals.org
  • Shuso Takeda, Shunsuke Okajima, Hiroko Miyoshi, Kazutaka Yoshida, Yoshiko Okamoto, Tomoko Okada, Toshiaki Amamoto, Kazuhito Watanabe, Curtis J. Omiecinski, & Hironori Aramaki. (2012/11/11). Cannabidiolic acid, a major cannabinoid in fiber-type cannabis, is an inhibitor of MDA-MB-231 breast cancer cell migration - https://www.ncbi.nlm.nih.gov
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