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10 Modi Per Sballarsi Senza Droghe
11 min

10 Modi Per Sballarsi Senza Droghe

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Volete sballarvi senza far uso di droghe? In questo articolo analizzeremo cosa significa “sballarsi” e vi forniremo 10 modi naturali per sperimentare uno sballo senza l'influenza di droghe psicotrope. Dai sogni lucidi e toni binaurali alla deprivazione sensoriale, ci sono molte cose interessanti da scoprire.

Quando pensiamo allo sballo, la nostra mente associa immediatamente questa parola all'uso di droghe. Ma se vi dicessimo che “sballarsi” ha più a che vedere con una ricerca di connessione e pace con il proprio Io interiore? Sarebbe quindi possibile raggiungere lo “sballo” senza l’uso di droghe?

In questo articolo analizzeremo il vero significato di “sballarsi” e vi diremo 10 modi per sentirvi connessi e a vostro agio con voi stessi senza usare droghe.

Analizziamo il significato di “sballarsi”

Analizziamo Il Significato Di “Sballarsi”

Il termine “sballarsi” è ricco di connotazioni negative. Per molte persone, sballarsi è sinonimo di abuso di droghe, in particolare di cannabis ed altre sostanze legali ed illegali. Per alcuni, il termine evoca immagini di una forte sensazione di alterazione mentale, allucinazioni psichedeliche ed una temporanea perdita di controllo sulla realtà. Per altri, evoca immagini ancora più estreme di persone che spingono i limiti della propria psiche così lontano da non poter più “tornare alla normalità”.

Ma cosa accadrebbe se sballarsi significasse qualcosa di completamente diverso? Se ci viene chiesto perché beviamo alcol, molti di noi probabilmente risponderanno perché rilassa, migliora lo stato d’animo e mette dell’umore giusto per socializzare. Quelli di noi che fanno uso di cannabis potrebbero aggiungere che sballarsi accresce i nostri sensi ed aumenta il piacere di ascoltare musica, guardare un film, svolgere attività creative, mangiare e persino fare sesso (Deutsche Welle).

Invece, per coloro che si dilettano con sostanze psichedeliche, come ad esempio i tartufi allucinogeni, la risposta al motivo per cui si sballano ha di solito a che fare con la spiritualità e nasconde una connessione più profonda con sé stessi e l’ambiente circostante.

Infatti, la storia etimologica del termine “sballarsi” sembra indicare un qualcosa che va ben oltre il semplice abuso di una determinata sostanza per sentire i suoi effetti. Il termine “high” ha profonde radici anglosassoni, germaniche e norrene e si riferisce all’elevazione, all’esaltazione, al pensiero e alla comprensione (Harper, 2022).

Inoltre, sappiamo che i leader spirituali di molte culture antiche, come ad esempio sciamani e stregoni, usavano gli enteogeni (che abbiamo iniziato a considerare droghe solo negli ultimi 100 anni circa) come parte della loro pratica spirituale (Sessa, 2022). Quindi, sembra che sballarsi riguardi qualcosa di molto più profondo del semplice abuso di sostanze stupefacenti. Invece, il motivo per cui ci sballiamo sembra essere collegato al sentirsi esaltati, rilassati o al di sopra del nostro normale stato d’essere.

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Capire Cos’è Che Ci Fa Sballare

Ai fini del presente articolo, non ci limiteremo a comprendere i motivi per cui un essere umano si sballa, ma esamineremo anche i processi fisiologici che avvengono all’interno del nostro corpo quando lo facciamo. Ovviamente, in questo articolo non potremo affrontare tutti i meccanismi d’azione di ogni singola sostanza, ma determineremo il modo in cui le droghe agiscono in un senso più generale.

Le droghe contengono sostanze chimiche attive che agiscono sui recettori generalmente situati sulla superficie di particolari cellule e/o enzimi nel nostro corpo. In tal modo, aumentano o diminuiscono la velocità di alcune reazioni chimiche.

Il THC, il principale composto attivo della cannabis, agisce attivando i recettori CB1 presenti sulla superficie di un’ampia varietà di cellule del nostro corpo. Di conseguenza, aumenta o diminuisce alcuni processi chimici mediati dal sistema endocannabinoide umano e, quindi, innesca i diversi effetti associati allo sballo della cannabis.

Più comunemente, i composti attivi delle droghe influenzano la segnalazione di neurotrasmettitori come serotonina, adrenalina e noradrenalina, dopamina, gluttamato, GABA ed endorfine. Questa alterazione dell’attività dei neurotrasmettitori può avere un’ampia varietà di effetti sulle persone, tra cui:

  • Cambiamenti di umore

  • Perdita delle inibizioni

  • Percezione alterata del tempo e dello spazio

  • Disfunzione del linguaggio, della memoria e delle capacità motorie

  • Percezioni amplificate

  • Maggiore soddisfazione nello svolgere attività di per sé già piacevoli

  • Allucinazioni visive o uditive

  • Esperienze psichedeliche con profonde radici spirituali

I metodi per sballarsi senza l’uso di droghe che tratteremo più avanti funzionano in modo analogo, invocando processi biologici che regolano temporaneamente l’attività di alcune sostanze chimiche del corpo e provocando sensazioni paragonabili a quelle dell’essere sballati. Man mano che ci addentreremo in ogni attività, spiegheremo anche i processi fisiologici da essa influenzati e i suoi potenziali effetti.

Nota: Le attività elencate qui di seguito non producono generalmente effetti così pronunciati come lo sballo che vi aspettereste dall'uso di una droga psicotropa. I loro effetti saranno molto più leggeri.

10 modi per sballarsi senza usare droghe

Una volta compreso il processo per sballarsi sia dal punto di vista fisiologico che spirituale, ecco i 10 modi per sballarsi senza droghe.

1. Respirazione olotropica

Respirazione Olotropica

La respirazione olotropica, o RO, è una pratica ideata dallo psichiatra ceco Stanislav Grof, oggi residente negli Stati Uniti. Questa tecnica implica una respirazione rapida e controllata accompagnata da musica con il fine di indurre uno stato alterato di coscienza (lo stato olotropico, che Grof paragonò al concetto indù di Atman-Brahman, la vera natura divina del Sé).

Grof sviluppò questa tecnica negli anni ’70 in seguito ad un’ampia ricerca sulla terapia psichedelica (incentrata soprattutto sugli effetti e sul potenziale terapeutico dell’LSD), dopo che l’uso legale dell’acido lisergico subì forti restrizioni negli anni ’60.

Le tecniche di respirazione che compongono il respiro olotropico utilizzano fondamentalmente una forma controllata di iperventilazione per modificare l’equilibrio di anidride carbonica ed ossigeno all’interno del corpo. Questi cambiamenti chimici possono indurre stati di coscienza alterata (simili a quelli raggiunti durante la meditazione profonda o altri rituali spirituali), che Grof ed altri praticanti e partecipanti di RO ritengono estremamente utili per lo stress, l’ansia, la depressione e persino il disturbo da stress post-traumatico, ma anche per ritrovare una visione più profonda dell’essenza del proprio Sé (Mead, 1994).

Nota: La respirazione olotropica può comportare determinati rischi per le persone con problemi cardiaci o respiratori. Se siete interessati a provare la respirazione olotropica, fatelo sempre in compagnia di professionisti qualificati.

2. Corsa ed esercizio fisico intensi

Corsa Ed Esercizio Fisico Intensi

Avete mai provato una forte sensazione di euforia dopo un allenamento? Colloquialmente noto come “sballo del corridore”, ora sappiamo che l’esercizio innesca reazioni chimiche che producono uno sballo caratterizzato da: riduzione dell'ansia, migliore stato d’animo o leggera euforia, riduzione delle sensazioni dolorose, riduzione dello stress ed altro ancora. Per decenni, i ricercatori e la gente comune hanno ritenuto che l’unico responsabile di questo fenomeno fosse un picco di endorfine, ma quasi sicuramente si verifica a causa di alterazioni nel sistema endocannabinoide.

Questa tesi è da qualche anno al centro di numerose ricerche. I campioni di emoglobina mostrano che i livelli di anandamide nel sangue raggiungono il loro picco dopo l’esercizio fisico. L’anandamide è un cannabinoide prodotto naturalmente dall’organismo che si lega ai recettori CB1 (gli stessi recettori a cui si lega il THC). Sebbene abbia un’emivita molto più breve del THC, i picchi dei livelli di anandamide nel sangue possono produrre effetti simili a quelli del THC assunto in grandi quantità (sebbene molto più brevi). Tra questi, troviamo euforia, migliore stato d’animo, riduzione del nervosismo, ecc. (Bergland, 2021).

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3. Toni binaurali

Toni binaurali

La terapia dei toni binaurali sfrutta il suono per indurre diversi stati mentali. Tramite l'uso di cuffie stereo, l’orecchio sinistro riceve toni sonori leggermente diversi da quelli inviati al destro. Queste lievi differenze di tono inviate alle nostre orecchie creano una sorte di illusione uditiva, dando all’ascoltatore l'impressione di percepire un tono completamente separato. Ad esempio, se una persona sente un tono di 320Hz nell’orecchio sinistro e 360Hz in quello destro, inizia gradualmente a percepire un tono di 40Hz. Molte persone che ascoltano i toni binaurali affermano che la sintonizzazione del cervello sulle diverse frequenze sonore li aiuti ad entrare in diversi stati mentali, ottenendo un profondo rilassamento, un sonno più ristoratore, maggiore concentrazione o creatività e lo stimolo ad andare più in profondità durante la meditazione.

I battiti binaurali funzionano secondo la teoria del trascinamento delle onde cerebrali (Huang & Charyton, 2008), basata sulla ricerca secondo cui l’esposizione a specifiche onde di luce o suono potrebbe spingere il cervello di una persona a sintonizzarsi su quelle specifiche frequenze. Generalmente, si ritiene che la nostra attività cerebrale possa essere classificata in base alla frequenza delle nostre onde cerebrali, che in genere operano alle seguenti velocità:

  • 13–40Hz: Conosciute come onde cerebrali a frequenza beta, queste sono le onde cerebrali più veloci e si verificano durante gli stati di alta allerta e concentrazione, nonché durante gli stati d’ansia.

  • 8–12Hz: Conosciute come onde cerebrali alfa, queste onde sono predominanti durante gli stati di vigilanza rilassata, come quando meditiamo.

  • 5–7Hz: Le onde cerebrali theta sono più frequenti durante gli stati di meditazione profonda, dormiveglia e sogno.

  • 1,5–4Hz: Le onde cerebrali più lente, le onde delta, si verificano durante lo stato più profondo del sonno ristoratore.

Potete trovare un'infinità di toni binaurali su internet, appositamente progettati per sintonizzare il vostro cervello sulle frequenze sopra elencate, inducendo così stati di rilassamento, meditazione ed altro ancora.

4. Sogno lucido

Sogno Lucido

I sogni lucidi sono sogni in cui l'individuo è consapevole di star sognando. Il concetto di sogno lucido ha ricevuto molte attenzioni per il suo potenziale come tecnica spirituale e di guarigione. Probabilmente, uno dei più grandi conoscitori dei sogni lucidi è il dott. Stephen LaBerge, che guidò numerose ricerche in questo campo all’Università di Stanford dagli anni ’70 in poi. Il dott. LaBerge descrive il sogno lucido come una porta che si affaccia alla natura più autentica di noi stessi, provocando profonde esperienze spirituali che possono cambiare drasticamente la nostra comprensione della realtà e di noi stessi (LaBerge, 2015).

Inoltre, il dott. LaBerge sperimentò alcune tecniche appositamente progettate per aiutare le persone a vivere meglio i loro sogni lucidi e a sfruttare appieno i loro possibili insegnamenti spirituali. Alcune delle tecniche sviluppate da LaBerge ed altri ricercatori del campo includono:

  • WILD: Il “sogno lucido iniziato da sveglio” (dall’inglese “Wake Initiated Lucid Dreaming”) consiste nell’avere un’allucinazione ipnagogica che innesca lo stato di sogno direttamente dallo stato di veglia, al fine di aiutare a preservare la coscienza nel sogno.

  • WBTB: Dall’inglese “Wake Back To Bed”, la tecnica dello “svegliarsi e tornare a dormire” prevede l’uso di una sveglia per svegliarsi durante il ciclo del sonno, rimanendo svegli per un breve periodo di tempo e tornando a dormire per aumentare le possibilità di avere un sogno lucido.

  • MILD: Dall’inglese “Mnemonic Induction of Lucid Dreams”, la tecnica della “induzione mnemonica di sogni lucidi” fu sviluppata da LaBerge nel 1980. Implica l’uso della memoria per ricordare un sogno particolare prima di andare a dormire, al fine di innescare un’esperienza più lucida nel sogno successivo.

A seconda della persona, i sogni lucidi possono avere effetti molto diversi. Per alcuni, l’esperienza può essere simile ad un’esperienza psichedelica, offrendo una visione più profonda del proprio Io. Superare gli incubi e l’ansia, oltre a rafforzare le capacità motorie, sono tutti presunti benefici del sogno lucido.

5. Sesso e tantra

Sesso E Tantra

Durante un orgasmo, si dice che molte parti del cervello interrompano temporaneamente la loro attività (Le Page, 2005). Gli istanti dopo aver fatto sesso e raggiunto l’orgasmo possono essere facilmente descritti come rilassanti, distensivi e rigeneranti. Per molte persone questa sensazione è già abbastanza profonda e paragonabile alla sensazione di essere sballati. Tuttavia, le pratiche come il tantra possono aumentare ulteriormente questa sensazione.

Il tantra è nato nel VI secolo in India e per diversi secoli è stato considerato una pratica spirituale rivoluzionaria, lasciando il segno in molte altre religioni ed istituzioni, tra cui l’induismo e il buddismo. Questa pratica è particolarmente vasta e si suddivide in diverse tipologie di tantra (spesso descritte come conversazioni con un dio o una dea) che costituiscono la base per rituali che invocano potenti divinità, da cui alcuni pretendono di ottenere poteri soprannaturali e trasformazioni spirituali.

Le tecniche del tantra usano spesso posture complesse che provocano uno sforzo muscolare e scandiscono il ritmo della respirazione per innescare uno stato simile a quello della meditazione profonda. Il tantra si basa anche su tecniche di visualizzazione per evocare connessioni visive con divinità tantriche come Kundalini. Il British Museum descrive l’essenza del tantra come “riguardante [la] trasformazione nel mondo attraverso il corpo, piuttosto che la sua trascendenza” (Ramos, 2020). Per molti, un’esperienza tantrica (o sesso tantrico) è paragonabile ad un momento di profonda beatitudine e connessione spirituale, producendo sensazioni simili alla meditazione profonda. Questo può tradursi in sensazioni di minor ansia e depressione, con momenti di profondo rilassamento e connessione che possono migliorare l’umore.

6. Vasca di deprivazione sensoriale e REST

Vasca Di Deprivazione Sensoriale E REST

Le vasche di deprivazione sensoriale sono serbatoi isolati, bui ed insonorizzati generalmente riempiti con circa 30cm d’acqua salata. La prima vasca di deprivazione sensoriale fu progettata nel 1954 dal medico e neuroscienziato statunitense John C Lilly nell’ambito dei suoi studi sulla coscienza in un ambiente privo di stimoli esterni. Negli anni ’60, Lilly iniziò a combinare l’uso di LSD e ketamina con la deprivazione sensoriale.

Oggi, le vasche di galleggiamento e quelle di deprivazione sensoriale si possono trovare in tutto il mondo in terme e centri specializzati in terapia del galleggiamento. Questi serbatoi contengono acqua satura di sali di Epsom che, oltre ad aiutare a rimanere a galla, possono alleviare dolori e malesseri, lenire la pelle ed altro ancora.

Il principio dietro le vasche di galleggiamento è simile a quello dei toni binaurali. Galleggiare in acqua salata a temperatura corporea in completa oscurità ed isolamento dovrebbe aiutare il cervello ad entrare in uno stato di profondo rilassamento (caratterizzato da onde lente sia alfa che theta). Si ritiene che la terapia di stimolazione ambientale ristretta (REST) abbia un’ampia varietà di effetti a breve e lungo termine, tra cui:

  • Aumenta la creatività e la concentrazione

  • Riduce ansia, stress e depressione

  • Allevia i dolori

  • Migliora la salute della pelle

Molte persone riferiscono anche di avere delle allucinazioni durante queste terapie. Alcuni studi hanno verificato i possibili benefici del REST per gli atleti, in particolare nell’accelerare i tempi di recupero muscolare. Secondo altre ricerche, la terapia del galleggiamento potrebbe anche evocare euforia e migliorare l’umore (Santos-Longhurst, 2020).

7. Meditazione

Meditazione

In questi ultimi anni sono state aperte numerose scuole di meditazione, tutte con tecniche, obiettivi e programmi diversi. Tuttavia, in genere, la meditazione mira ad aumentare la consapevolezza e la presenza del proprio Io, rallentando temporaneamente il flusso di pensieri infiniti e confusi che spesso mandano in tilt la nostra mente. La meditazione può assumere molte forme, tra cui:

  • Consapevolezza (o mindfulness): Focalizzare la mente sul momento presente o su un particolare oggetto.

  • Respirazione: Adottare una respirazione controllata e focalizzata per rallentare la frequenza cardiaca e l’attività cerebrale.

  • Yoga o altre forme di movimento fisico controllato, come il Tai Chi.

  • I benefici della meditazione sono ben documentati sia nella letteratura scientifica che dai principali mezzi di comunicazione. Sebbene l’esperienza di meditazione di ognuno di noi sia diversa, molte persone scoprono che può offrire potenziali benefici (soprattutto se praticata regolarmente):

  • Promuove la connessione e la consapevolezza

  • Riduce lo stress e l’ansia

  • Allevia i sintomi della depressione e dei disturbi d’ansia, come rimuginare o elaborare troppi pensieri

  • Migliora il sonno

  • Riduce i sintomi di stress, come tachicardia, iperventilazione, ipertensione, mal di testa, sindrome dell’intestino irritabile ed altro ancora

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8. Digiuno

Digiuno

Sebbene sia generalmente associato a diete o a particolari programmi di disintossicazione per il corpo, il digiuno ha svolto a lungo un ruolo nelle pratiche spirituali. Uno dei riferimenti più eclatanti sul digiuno in un contesto spirituale viene dalla Bibbia, che lo predicava come una pratica con cui le persone potevano entrare in contatto con Dio, mostrando un atteggiamento umile e libero. Nella cultura islamica, i seguaci di questa fede praticano il digiuno per tutto il mese del Ramadan, non solo come atto di devozione, ma anche di gratitudine ed umiltà.

Come altre pratiche spirituali menzionate in questo articolo, non esiste un approccio universale al digiuno. Per alcune persone, il digiuno può aiutare a creare un percorso per una connessione più profonda con la mente ed il corpo. Per altri, può servire come un tipo di pulizia regolare. Altre persone digiunano come metodo di guarigione contro il lutto o la dipendenza.

Quando digiuniamo, i nostri corpi subiscono alcuni cambiamenti drastici, tra cui:

  • Pulizia: Il digiuno aiuta i nostri corpi a smaltire le tossine dal corpo.

  • Metabolismo accelerato: Senza l’apporto di glucosio da parte del cibo, i nostri corpi a digiuno producono la propria energia sfruttando gli amminoacidi dei grassi corporei e il lattato (un processo noto come gluconeogenesi). Al fine di conservare l’energia mentre digiuniamo, anche il nostro metabolismo diventa più efficiente, abbassando a sua volta la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.

  • Perdita di peso e livelli di glicemia più bilanciati: Quando il nostro corpo entra in uno stato noto come chetosi (in cui utilizza le riserve di grasso come fonte di energia), iniziamo a perdere peso e i livelli di zucchero nel sangue si stabilizzano.

9. Attività emozionanti

Attività Emozionanti

Avete mai fatto bungee jumping o praticato il downhill buttandovi giù da una rupe in mountain bike? Se avete già vissuto queste esperienze, saprete esattamente perché abbiamo incluso questo tipo di attività in questo elenco. Attività emozionanti e sport avventurosi innescano uno dei più antichi processi chimici nel corpo umano: una scarica di adrenalina catalizzata dalla nostra naturale reazione di “combatti o fuggi”.

Saltare da una scogliera, correre giù da una montagna in bicicletta, buttarsi giù da un ponte in teleferica, immergersi in una grotta e molti altri sport estremi innescano questa risposta, che induce una sorta di sballo naturale caratterizzato da:

  • Alta pressione sanguigna

  • Vertigini

  • Maggiore sensibilità e prontezza

  • Concentrazione estremamente elevata

  • Aumento della forza e diminuzione della fatica

  • Aumento di energia

  • Diminuzione delle sensazioni di dolore

10. Mangiare determinati alimenti

Mangiare Determinati Alimenti

A volte, provare uno sballo naturale è semplice come ordinare un caffè o mangiare una cucchiaiata di cacao naturale. Qui di seguito troverete una breve lista di alcuni degli alimenti più propensi a provocare uno sballo naturale:

  • Caffè: Il caffè è uno stimolante leggero che aiuta ad aumentare la concentrazione, la lucidità mentale e i sensi. Se volete provare un leggero brivido elettrizzante, una tazza di caffè in più potrebbe essere tutto ciò di cui avete bisogno.

  • Foglie di coca: Masticare le foglie di coca essiccate (quelle usate per fare la cocaina) è una pratica comune in molte parti del Sud America. Come il caffè, la coca è un leggero stimolante che può aiutare a ridurre la nausea, accelerare il metabolismo, frenare il mal di montagna o l’affaticamento e migliorare la concentrazione.

  • Cacao grezzo (anche chiamato cacao cerimoniale): Il cacao naturale è ricco di teobromina e quando si mangia o si beve produce un effetto olistico simile a quello del caffè, ma meno nervoso. A grandi dosi (840g o più), il cacao cerimoniale può produrre una forte euforia simile a quella del corridore.

  • Peperoncini piccanti: Mangiare peperoncini piccanti innesca una scarica di endorfine che può innescare una forte euforia di breve durata o migliorare l’umore. I peperoncini contengono anche la capsaicina, che ha alcune proprietà antidolorifiche.

In sintesi: Come sballarsi senza usare droghe

E questo è quanto! Un elenco di modi per godersi uno sballo naturale e sicuro, senza dover comprare ed usare droghe che, nella maggior parte dei casi, sono ancora illegali e criminalizzate in gran parte del mondo. Oltre ad avervi mostrato alcuni semplici trucchi per vivere uno sballo naturale, speriamo che questo articolo abbia anche messo alla prova il vostro concetto generale di sballo e vi abbia aiutato a capire che non si tratta solo di sentirsi ubriachi ridacchiando con gli amici.

Steven Voser
Steven Voser
Steven Voser è un giornalista indipendente che si occupa di cannabis. È da oltre 6 anni che scrive articoli su tutto ciò che riguarda la marijuana: come coltivarla, come godersela al meglio, l'industria in forte espansione e il torbido panorama legale che la circonda.
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